Tuttavia queste opere servirono, sotto vari aspetti, di modello ai successori. Esse furono il punto di partenza della letteratura romana delle traduzioni e naturalizzarono nel Lazio il metro greco.
Se ciò successe soltanto pei drammi, e se Livio nel tradurre l'Odissea conservò il metro nazionale saturnio, conviene evidentemente cercarne la ragione in ciò, che i giambi e i trochei della tragedia e della commedia si imitavano nella lingua latina molto meglio dei dattili greci.
Ma questo periodo iniziale dello sviluppo letterario fu presto sorpassato. Le epopee e i drammi di Livio erano considerati dalla posterità, e certamente con ragione, press'a poco come le statue di Dedalo, che erano di una rigidezza senza mobilità e senza espressione, piuttosto come soggetti archeologici che come opere d'arte.
Ma durante la successiva generazione cominciò tutto ad un tratto a sorgere un'arte lirica, epica e drammatica, appoggiata sulle fondamenta già poste; ed è di grande importanza anche dal lato storico seguire questo sviluppo poetico.
5. Il dramma e il pubblico. Tanto rispetto all'estensione della produzione, quanto rispetto all'influenza sul pubblico, era il dramma che prevaleva nello sviluppo poetico. Ai tempi antichi un teatro permanente con entrate a prezzo fisso non esisteva.
Così in Grecia come in Roma, lo spettacolo teatrale era una parte integrante delle feste popolari che ricorrevano ogni anno o che si davano in casi straordinari.
Fra le misure con le quali il governo faceva opposizione, o s'immaginava di opporsi, al soverchiante moltiplicarsi delle feste popolari, di cui a ragione temeva le conseguenze, vi era il rifiuto di permettere che si costruisse un teatro in muratura(58).
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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
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