È probabile che questa critica abbia preso Cecilio sotto la sua egida solo perchè era più regolare di Plauto e più vigoroso di Terenzio; ma ciò non toglie ch'egli possa essere stato molto inferiore ad entrambi.
16. Risultato morale. Se quindi lo storico letterario, senza negare menomamente l'ingegno vigoroso dei comici romani, non può riconoscere nell'elenco delle loro produzioni una commedia nè artisticamente importante, nè originale per arte, il relativo giudizio storico-morale deve, per necessità, riuscire ancora molto più severo.
La commedia greca, che servì di base alle imitazioni romane, dal lato morale non produceva alcun effetto, trovandosi al livello della corruzione del suo uditorio; ma la scena romana era, in quest'epoca, ondeggiante tra l'antica severità e la nuova corruzione.
Questa commedia attico-romana, colla sua prostituzione dell'anima e del corpo che usurpa il nome d'amore, immorale sia nell'impudenza che nel sentimentalismo, colla sua stucchevole e artificiosa magnanimità, colla sua generale glorificazione della crapula, col suo miscuglio di rozzezza e di straniera raffinatezza, era un continuo esempio di demoralizzazione romano-ellenica: e ciò era compreso. L'epilogo della commedia di Plauto intitolata Captivi ne fornisce una provaSpectatores, ad pudicos mores facta haec fabula est:
neque in hac subagitationes sunt neque ulla amatio,
nec pueri suppositio neque argenti circumductio;
neque ubi amans adulescens scortum liberet clam suum patrem.
Huiusmodi paucas poetae reperiunt comoedias,
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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
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Cecilio Plauto Terenzio Plauto Captivi
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