Gli scrittori plebei seguirono la prima via, i nobili la seconda, appunto come ai tempi di Federico il Grande accanto alla letteratura nazionale, coltivata dai sacerdoti e dai professori, esisteva una letteratura aristocratica in lingua francese: i Gleim ed i Ramler componevano canzoni di guerra nella lingua nazionale, i re e i generali memorie e trattati in lingua francese.
Le cronache, sia metriche, sia greche, compilate da scrittori romani, non possono però considerarsi come il principio d'una vera storiografia latina, la quale cominciò soltanto con Catone, la cui opera sulle «Origini» non pubblicata prima della fine di quest'epoca, è nello stesso tempo la più antica opera storica latina e la più importante produzione in prosa della letteratura romana(86).
Tutte queste opere non erano certo scritte con spirito greco(87) ma erano però concepite in opposizione allo spirito nazionale degli annali, erano storie prammatiche in cui la narrazione correva continuata e connessa e sopra un piano più o meno regolare.
Per quanto ci consta esse abbracciano la storia nazionale dalla fondazione di Roma sino al tempo dello scrittore, benchè, se si deve credere al titolo, quella di Nevio parlava soltanto della prima guerra con Cartagine, e quella di Catone si limitava alla storia sulle «Origini»; ragione per cui esse furono divise in tre specie, cioè: delle leggende, della storia antica e della storia contemporanea.
24. Storia dell'origine di Roma. Nel periodo delle leggende, e specialmente in quella parte che si riferisce alla storia delle origini di Roma, esposta da tutti gli scrittori molto circostanziatamente, s'incontrava la speciale difficoltà che già abbiamo notata di due versioni assolutamente inconciliabili: la nazionale, la quale, per lo meno nei suoi principali lineamenti, era forse già stata registrata negli annali civili, e la versione greca di Timeo, che non può essere rimasta sconosciuta ai cronisti romani.
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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma 1938
pagine 343 |
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