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      Catone narrò nel quarto e nel quinto libro della sua opera storica le guerre, cominciando dalla prima guerra punica sino a quella combattuta contro Perseo, e nei due ultimi libri, scritti verosimilmente in modo diverso e con maggior copia di particolari, egli racconta gli avvenimenti degli ultimi vent'anni della sua vita.
      Per la guerra contro Pirro, Ennio si sarà probabilmente servito di Timeo o di altre fonti greche; ma i racconti erano in parte fondati sopra osservazioni personali e di testimoni oculari, e in parte dipendevano gli uni dagli altri.
      27. Orazioni ed epistole. Contemporaneamente alla letteratura storica e, in certo modo, come appendice di essa, nacque la letteratura oratoria ed epistolare.
      E anche questo genere di letteratura cominciò da Catone, giacchè i Romani, fino a lui, non possedevano che alcune orazioni funebri in massima parte tratte dagli archivi di famiglia, come per esempio quella che il vecchio Quinto Fabio, l'avversario di Annibale, recitò sulla tomba di suo figlio morto nel fior degli anni.
      Catone, giunto alla vecchiaia, scelse e ordinò, tra le innumerevoli orazioni che aveva recitato durante la sua lunga e attiva vita pubblica, quelle che gli sembrarono storicamente importanti, e, fattone come una specie di memoriale politico, le pubblicò parte nella sua opera storica, parte, a quanto sembra, in forma di supplementi staccati. Di lui ci è pervenuta anche una raccolta di lettere.
      28. Storia straniera. Della storia straniera i Romani non si preoccupavano se non per quel tanto che reputavasi necessario sapersi da un uomo colto.


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Storia di Roma
4. Dalla sottomissione di Cartagine a quella della Grecia
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 343

   





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