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      Vi erano nell'antica Roma circa venti specie d'acque, o per meglio dire di ruscelli, che si facevan venire da luoghi assai lontani per mezzo degli acquidotti, e che producevano un gran numero di fontane in quella grande e sontuosa città. Questi acquidotti, e le strade tenevano il prim'ordine tra' principali pubblici edifizj, non solo per l'utilità loro, quanto ancora per la solidità e per la magnificenza della loro struttura. Se ne vedono ancora taluni, che sono ben conservati; ma la maggior parte peṛ non offre che ruine, le quali fanno l'ammirazione degl'intendenti.
      ACROCHIRISMO. Era uno degli esercizj della ginnastica, in cui gli Atleti combattendo non dovevano toccarsi in alcun'altra parte del corpo, sennonchè all'estremità delle mani.
      ACTUS. Misura di terre presso i Romani: vi erano due specie di actus; l'uno detto actus quadratus, o acnua, e arepennis, o semijugerum, ed era un quadrato, di cui ogni lato era di 120. piedi romani; l'altro chiamato actus minimus aveva 120. piedi Romani di lunghezza, e quattro di larghezza. L'jugerum altra misura di terre, ma doppio dell'actus quadratus, era di 240. piedi Romani sopra 120., cị che fa la totalità dell'jugero 28,800. piedi quadrati romani che sono 26,120. piedi del Re quadrati di Francia.
      ADAR. Gli Ebrei chiamavano con questo nome l'ultimo mese del loro Anno Sacro, che era il sesto dell'anno civile. Siccome il loro Anno era Lunare, essi ponevano dopo questo mese il loro mese intercalare che dinominavano Veadar. (V. Anno e Mese).


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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