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      Vi erano tra gli antichi tre differenti specie di anelli; la prima era di quelli, che non servivano che per ornamento e per distinzione delle condizioni e furono in prima molto semplici, e de' più infusi metalli; ma in seguito ne furono fatti d'argento e d'oro, ed in breve tempo non se ne volle portare d'altra sorte o per lo meno dorati.
      I Romani primachè adornassero gli anelli di pietre preziose ed allorchè la figura s'incideva sempre sulla materia medesima dell'anello, gli portavan ciascuno indistintamente all'una o all'altra mano, all'uno o all'altro dito. Quando la moda incominciò a regolarne l'uso, si portarono da principio al quarto dito; indi li messero al secondo cioè all'indice; poi al dito mignolo; e finalmente a tutte le dita eccettuato quello di mezzo. I Greci lo portavano al quarto dito della mano sinistra. I Romani ed i Greci che si contentarono in principio d'un solo anello, li moltiplicarono insensibilmente, fino a portarne non solo ad ogni dito, ma ben anche ad ogni giuntura d'ogni dito Facevano essi in questo genere delle spese eccessive, ed avevano spinto il lusso e la delicatezza a tal punto fino ad avere gli anelli da inverno, e gli anelli da estate: ciò chiamavasi a Roma aurum semestre, semestres annuli.
      Ne' primi tempi della Repubblica Romana i Senatori medesimi non avevan diritto di portare l'anello d'oro che allorquando erano stati Ambasciatori presso qualche Popolo straniero; e di più non era loro permesso il portarlo che ne' giorni d'adunanze, e di cerimonie.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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