I dodici mesi, di cui l'Anno Egizio era dapprima composto, non facendo che 360. giorni, Tot o Mercurio ve ne aggiunse cinque; e si dice che Talete istituì l'Anno presso i Greci sul piede medesimo. Ciò per altro non era generale in tutta la Grecia, mentre vi erano troppe Città indipendenti le une dalle altre per convenire di una regola uniforme. Gli Arcadi non ammessero altra divisione nel loro Anno che quella delle 4. stagioni. Gli Acarnanj lo divisero in sei parti, a ciascuna delle quali diedero il nome di mese; ma questo preteso mese com prendendo l'istesso numero di giorni che due mesi ordinari, così era l'istessa cosa. Le altre Città contavano 12. mesi nel loro Anno, ma con una differenza sì grande nei nomi, che davano ai loro mesi, nel numero dei giorni che vi comprendevano, e nel modo, e nel tempo delle loro intercalazioni, che era d'uopo di uno studio particolare, anche per un Greco, lo sviluppare una tal confusione. - Daremo un'idea dell'Anno degli Ateniesi, come quello che importa più di conoscere rapporto al nostro oggetto, senza però entrar nel particolare dei loro Embolismi o intercalazioni, il che troppo obbligherebbe a diffonderci.
Gli Ateniesi egualmente che gli Egizj cominciavano il loro Anno alla nuova Luna dopo il Solstizio d'Estate, e lo dividevano in dodici Mesi, che alternativamente avevano gli uni 30. giorni, e gli altri 29. Ogni mese era diviso in tre decadi o diecine, in guisa che ne contavano i giorni da uno fino a dieci, non impiegando numero al disopra che per l'ultimo giorno della seconda decade, che chiamavano il ventesimo, e per l'ultimo della terza detto talvolta da loro il 30° ma più spesso il giorno vecchio, e nuovo, perchè in quel giorno terminava la Luna di quel mese, e principiava la nuova Luna del mese consecutivo.
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