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      Il primo, che si passava tutto intero nella gioja e ne' banchetti, si chiamava Dorpia. Si dava il nome di Anarrisi al secondo, durante il quale s'immolavano delle vittime a Giove e a Minerva.
      I Giovani, che si ammettevano nel numero dei Cittadini, occupavano in questa cerimonia il primo posto presso l'Altare.
      Il terzo giorno, chiamato Cureoti, si tagliavano i capelli a quei giovani, e s'iscrivevano i loro nomi sopra i pubblici Registri, dopo di che s'immolavano due pecore, ed una capra in onore di Diana. Vi eran pure un tempo di queste Feste alcune pratiche religiose relative al culto di Bacco, ed a quel di Vulcano.
      APENIAUTISMO. Vale a dire Esilio d'un anno. Era una pena, a cui venivamo condannati coloro, che avevano commesso un omicidio involontario. Era fondata sopra una Legge, di cui segue il tenore: "Quello, che per a un accidente imprevisto avrà ucciso un altro, sia bandito per un Anno; egli fugga finchè non abbia dato soddisfazione a qualcuno dei parenti di quello, che è stato ucciso; e non ritorni finalmente che dopo d'aver sacrificato agli Dei e dopo essersi purificato". Questo Bando non aveva luogo se quello, cui la disgrazia era successa, poteva, prima che i Giudici pronunziassero la sentenza, dar sodisfazione a colui che aveva ferito a morte, o se era morto, a quei che lo molestavano per sì fatta uccisione. In questo caso ne andava immune con un sagrifizio, e facendosi purificare.
      APINARJ, o Apinerii. Erano presso i Romani certi buffoni, che rappresentavan dei Drammi, i quali si nominavano Satire.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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