AQUILA. Si è malamente creduto che l'Aquila non fosse stata l'insegna delle Legioni Romane, se non chè dopo Mario. Si trovano prove in contrario negli Autori antichi, e soprattutto in Plinio, ed in Tito Livio. Mario non introdusse già l'Aquila in tutte le Legioni per sostituirla a tutte le altre Insegne. Egli fece soltanto sparire dalle Armate Romane tutte queste insegne, e non vi lasciò che l'Aquila, la qual vi esisteva già da lungo tempo. In seguito le Insegne furono ristabilite sul piede antico. (Vedi Bandiere).
ARCA d'alleanza. Era una Cassetta di legno prezioso, tutta rivestita d'oro puro tanto al di dentro che fuori. Al di sopra dell'Arca eravi un coperchio parimente d'oro detto propiziatorio; ed alle due estremità di questo due Cherubini, che la coprivano colle loro ali. Quest'Arca rinchiudeva le due Tavole della Legge con della manna in un vaso.
ARCA DI NOÉ. Era una gran Nave, in cui Noè si salvò dal Diluvio colla sua famiglia, insieme alle bestie ed agli uccelli d'ogni specie tanto maschi che femmine. L'aveva fatta costruire per ordine di Dio, che gliene aveva indicata la forma, le misure, e le proporzioni. Noè consumò 100. anni a fabbricare questa specie di Nave, che era della figura d'una cassa lunga 300. cubiti, larga 50. ed alta 50. Era distribuita in tre piani, di cui ognuno aveva più loggie, ed era spalmata di bitume tante all'esterno che nell'interno.
Si può vedere sulla struttura dell'Arca l'Opera di Ath. Kircheri Arca Noe, sive de rebus ante diluvium, de diluvio, et ejus duratione.
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