Amstelod. in fol.
ARCHIGALLO. Presso gli Antichi era il sommo Sacerdote della Dea Cibele, ovvero il principale tra' Sacerdoti Eunuchi di quella Dea, che son detti Galli.
ARCHIMIMO. Tra i Romani si dicevano Archimimi quelli, che contraffacevano o imitavano le maniere, i gesti ed il parlare de' vivi e de' morti (Vedi Mimo). Da principio se ne servivano soltanto nei Teatri, ma dipoi furono ammessi ne' Banchetti, e per ultimo fino nei Funerali, andando dietro al cadavere e contraffacendo i gesti ed il portamento del morto come se fosse vivo.
ARCHIPHERACITÆ. Ministri della Sinagoga degli Ebrei, il di cui ufizio era di leggere e spiegare i Serakim o i titoli e capi della Legge e dei Profeti.
ARCHISTRATEGO. Generalissimo o Capitano Generale d'un'Armata.
ARCO. Arme fatta d'un pezzo di legno, di corno, o d'altra materia flessibile, che essendo incurvato con violenza per mezzo d'una corda attaccata alle due estremità fa partire una freccia con gran forza rimettendosi nel suo stato naturale. La parola Arco è detta ab arcendo, quod arceat hostes, perchè allontana i nemici. Le corna dell'arco sono le sue estremità, ove la corda è attaccata per tenderlo. L'arco è la prima e la più generale di tutte le armi, perchè si è ritrovato, che i popoli i più barbari ed i più lontani, che avevano per conseguenza meno comunicazione con gli altri uomini, se ne servivano.
Gli Antichi attribuivano l'invenzione dell'Arco e della Freccia ad Apollo.
ARCO Trionfale, Arcus Triumphalis. Fino dalla più alta antichità si trovano degli esempj di questa specie di Monumenti, che s'innalzavano in onore dei Re e dei Generali d'Armata, i quali avevano riportato qualche segnalata vittoria.
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