In seguito comparve un altro Denarius parimente d'argento e detto Imperiale dai moderni, ed era la 96ma parte d'una Libbra Romana d'argento, che pesava soltanto grani 65. e 5. ottavi; la sua metà Quinarius non pesava dunque che grani 32. e 13. sedicesimi; perciò il quarto di questo Denarius Imperiale, il Sestertius, non fu che del peso di grani 16. e 13. trentaduesimi. Si potrebbe riportare quest'ultima diminuzione del Denarius ai quarto Anno del Regno di Nerone, cioè a dire all'anno 57. di G. C., che è l'anno 810. di Roma; ma il più gran numero di Autori fa risalire questa diminuzione al secondo Anno del Triumvirato di Ottaviano, d'Antonio e di Lepido, l'anno 711. di Roma.
Comunque ciò sia, il Denarius detto Imperiale rimase sull'istesso piede fino al regno di Settimio Severo l'anno 946. di Roma, e 193. di G. C.
Domiziano nel 4° Anno del suo regno ovvero l'anno 837. di Roma e 84° di G. C. aveva ridotto l'As al peso del Sicilicus, che è il 4° d'un'oncia Romana (o grani 131. ed un 4°). Peraltro questo Denarius Imperiale, che aveva corso, allora rappresentava sempre sedici As; il Quinarius otto; ed il Sestertius Imperiale quattro As.
Il Leggitore avrà l'attenzione di osservar qui le date, a fine d'avere delle giuste idee del peso, e per conseguenza del valore di quelle Monete in differenti tempi della Repubblica e del Romano Impero; ma giova avvertire che supponiamo sempre le monete antiche d'oro e d'argento senza lega.
Osserviamo altresì che la parola Aes costruita con aggiunto di numero come mille aeris significa mille As; ciò che debbe intendersi degli As, che avevano corso nel tempo, di cui parla l'Autore, che si esprime in tal guisa.
| |
Denarius Imperiale Libbra Romana Quinarius Denarius Imperiale Sestertius Denarius Regno Nerone Roma Autori Triumvirato Ottaviano Antonio Lepido Roma Denarius Imperiale Settimio Severo Roma Roma Sicilicus Romana Denarius Imperiale Quinarius Sestertius Imperiale Leggitore Monete Repubblica Romano Impero Aes Autore
|