As inteso precisamente per il peso d'una Libbra Romana si divideva, come questo peso di Libbra, in 12. parti eguali dette ciascuna uncia, e in molte altre parti sempre minori. (Vedi Libbra Romana). Questa divisione comoda, e di già trovatasi fu applicata ad una infinità d'oggetti, e specialmente adottata dagli Agrimensori, che riguardando sia un Jugero, sia un terreno comunque esteso come un tutto così divisibile, indicarono le parti di questo tutto con i nomi dati alle parti di quel peso di Libbra, o dell'As. In tal modo la dodicesima parte del piede preso per una misura si chiamava Uncia; ed una parte qualunque d'un tutto essendo ella stessa considerata come un nuovo tutto era chiamata As, e si divideva pure come l'As. I Giureconsulti medesimi seguendo tal uso chiamarono haeres ex asse quello, che aveva tutta una eredità; qualificarono di haeres ex semisse quello, che non ne aveva che la metà; e indicarono per haeres ex uncia o semuncia colui, che non aveva che un dodicesimo, o un ventiquattresimo di tutta la Eredità. Chiamavasi in conseguenza haeres ex besse quello, che aveva i due terzi di tutta una Eredità, cioè otto parti delle dodici, che la componevano. Seguendo parimente un tal costume nazionale s'indicava il quantitativo dell'interesse nell'imprestito con ciascuna delle parti As o del peso di Libbra, come si vedrà alla voce Centesimae. (V. Aureus).
ASBESTO, Asbestinum. Gli Antichi davano questo nome ad una specie di tela che era incombustibile. Plinio dice che ne aveva vedute delle tovaglie, che allorquando erano sucide si gettavan sul fuoco per pulirle, e che si levavano senza paragone più belle e più bianche di quelle, che erano lavate.
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