Se l'inimico era vicino, una parte dell'armata restava sotto le armi, mentre che l'altra si occupava dei trinceramenti.
Si cominciava da scavare le fosse più o meno profonde secondo il bisogno. Avevano almeno otto piedi di larghezza e sei di profondità; ma sovente avevano dieci o dodici piedi di larghezza, e talora più, fino a quindici o venti.
Il parapetto si formava colla terra scavate dal fosso, e gettata sull'orlo del medesimo dalla parte del Campo; e per renderlo più saldo si mescolavano colla terra certe zolle tagliate in particolar forma e grandezza. Sul ciglio di questo parapetto si ficcavano dei pali (valli) così profondamente, che era difficilissimo il farli crollare. Era ancor più difficile svellerli, perchè oltre ad essere per la detta ragione assai stabili, erano talmente collegati gli uni cogli altri che non si poteva levarne uno senza che molti ad un tempo ne venissero tolti.
La forma, la misura, e la distribuzione delle differenti parti del Campo erano sempre le istessepresso i Romani; dimodochè i Soldati sapevano a un tratto in quel punto dovessero collocarsi le loro tende. Non era così presso i Greci; ed allorchè trattavasi di un Accampamento questi sceglievano sempre il luogo il più forte per la sua situazione, sì per risparmiarsi la fatica di aprire un fosso, sì perchè erano persuasi che fortificazioni fatte dalla Natura stessa fossero assai più sicure di quelle procurate dall'Arte. Da ciò ne veniva la necessità di dare al Campo loro ogni sorta di forme, e di variarne le differenti parti secondo la natura dei posti; il che cagionava una confusione, che non permetteva ai Soldato di sapere precisamente nè il suo quartiere nè quel del suo Corpo.
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