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      Gli uomini riguardavano come indegna di loro la cura, che sarebbe occorsa per acconciarsi e ben conservarsi i Capelli, perchè sarebbe lor rincresciuto impiegarvi assai tempo nel doverseli così accomodare. Era dunque più speditivo il tagliarli; e così i Romani si servivano della espressione Caesaries, che sembrava indicare l'obbligo di aver sempre le cesoje in mano onde disfarsene. Plinio nel determinar l'epoca del primo stabilimento dei Barbieri in Roma, cioè nel 404. dalla fondazione della Città, dice che avanti quel tempo i Romani erano intonsi; epiteto, che molti Autori danno anche ai Romani de' primi secoli; lo che ha fatto credere che in quel tempo si lasciassero crescere i loro Capelli. Ma oltre che Plinio in questo luogo sembra non parlar che dell'uso, il qual s'introdusse, di farsi radere il volto, e che d'altronde è verosimile che intonsi non sia relativo che all'uso contrario, stato fin'aIlora mantenuto di portare la barba, è altresì certo che intonsus è talvolta sinonimo d'hirsutus, come tonsus lo è di compositus; dimodochè l'epiteto intonsi, se si vuole intendere dei Capelli, non indicherebbe che il modo ineguale e grossolano, con cui si tagliavano, in opposizione all'arte, con cui i tonsores sapevan tagliarli dando al rimanente di quelli un'aria di proprietà ed anche di grazia. Comunque ciò sia, era rarissimo in Roma, ed in Grecia ancora, che si facessero rader la testa, se si eccettuino i Filosofi, che per l'istesso spirito di particolarità o piuttosto di contraddizione portavano una lunga barba, mentre gli altri se la facevano radere.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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