Vi eran de' nastri, co' quali lo tenevan legato sotto il mento; e se volevano stare a capo scoperto, lo gettavano indietro, e restava appeso alle spalle. Le Donne, soltanto in viaggio o alla passeggiata, portavano pure un Cappello, per guarentirsi dal calore del Sole, ed era molto simile a quelli di paglia, di cui si servono adesso le Donne di Lombardia. (M. Winckelmann).
CAPRO EMISSARIO. (V. Hazazel).
CARACALLA. Veste celebre nella parte delle Gallie abitata dagli Atrebati, Morins. Ve n'erano di due specie, una semplicissima e grossolana per il Popolo e pe' i Soldati; l'altra distinta pe' i Grandi. Ecco l'idea, che ne dà di quest'ultima il P. Lucas. Questa veste nobile, e semplice insieme, scendeva fino al tallone, ma senza strascicare, e così imbarazzava meno ed era più comoda.
Aperta come le zimarre, aveva le maniche assai larghe per passarvi facilmente le braccia. Si poteva senza sentirne incomodo metterla sopra un altro vestimento, perchè essendo fatta con qualche piega tanto di dietro che su' fianchi, si allargava da per sè stessa al bisogno, e si prestava al volume degli altri abiti, che si tenevan disotto. Era di colore di amaranto fine e scelto, che riunendo la vivezza della cocciniglia, ed il bel fuocato della porpora, faceva un certo colore mezzano, di cui lo scarlatto formava il grado prossimo superiore, e la porpora il grado inferiore; ciò che doveva fare un colore ammirabile.
Questa veste dava una cert'aria di maestà a quelli, che la portavano; ed è probabile che l'imperatore Bassiano la preferisse a tutte le vesti Romane, e che ne facesse il suo abito ordinario, atteso che tal vestimento faceva comparir meno piccola la sua statura; e per tal motivo gli fu dato il soprannome di Caracalla.
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