Là era assiso il Censore sulla Sedia Curule, e faceva l'istessa cosa per i Cavalieri come pei Senatori. Se qualche Cavaliere conduceva una vita sregolata; se aveva diminuito a segno i suoi Beni che non gli fosse rimasto abbastanza onde sostenere con dignità il nome di Cavaliere; o se aveva avuta poca cura del suo Cavallo; il Censore gli comandava di restituirlo, ed era allora rimproverato d'indolenza, ed escluso dall'Ordine. Se al contrario il Censore rimaneva nella rivista contento, gli ordinava di passare avanti col suo Cavallo.
Il Censore faceva pure la lettura del Catalogo dei Cavalieri; e colui, che era nominato il primo, si chiamava il Principe della gioventù, Princeps juventutis. Ciò non vuol dire per questo che i Cavalieri fossero giovani, mentre ve ne furono molti, che invecchiarono in quell'Ordine, come Mecenate favorito d'Augusto; ma tal nome era restato loro fino dallo stabilimento di quel Corpo, che dapprima di tutti giovani fu compostoL'Ordine equestre formato, come qui sopra si è referito, a tempo de' Gracchi, e portato al più alto punto di splendidezza sotto Cicerone; si separò a poco a poco dalle Legioni. Si nasceva Cavaliere Romano, e le Iscrizioni ce n'additano di tutte le età. Non fu più un titolo, che si acquistasse per militari servigj, mentre Ovidio fu Cavaliere Romano senza mai aver portate le armi. Il favore e le ricchezze fecero i Cavalieri: alcuni peraltro servirono ancori nella Legioni. (V. Celeri).
I Cavalieri erano pure una delle Classi dei Cittadini in Atene; ma per essere di questa Classe faceva mestieri essere in grado di mantenere un Cavallo da guerra.
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