Questi erano detti consoli surrogati. Tal Consolato, sebbene un poco meno onorevole del Consolato ordinario, non mancava d'essere un oggetto di ambizione.
I primi dell'Impero non lo credevano indegno di loro. Questo posto dava a quei, che l'avevano esercitato, il medesimo grado, le distinzioni medesime, il diritto istesso al Governo quanto il Consolato ordinario. Allorchè un Romano, dopo d'essere stato Console surrogato, diveniva Console ordinario, prendeva il titolo di Console per la seconda volta. Le cose restarono in questo stato per la Consolar dignità fino a Diocleziano, che avendo cangiata la forma del Governo, e giudicando che tal carica, destituita insensibilmente di potere, non dovesse più dar ombra veruna agli Imperatori, non trovò inconveniente di lasciarla sussistere anno per anno. Così dopo tal tempo non si trovano che pochi o punti Consoli surrogati in Roma. Vi eran de' Fasti, ove i Consoli surrogati si registravano in seguito de' Consoli ordinari; ma questi Fasti non ci son pervenuti; per la qual cosa, allorchè trattasi di tale o tal altro Console surrogato, si dura spesso gran pena ad indovinare sotto quali Consoli ordinarj debba esser posto il di lui Consolato. (Vedi Consolato Imperiale.)
CONTE. Comes. Nel Basso Impero era questo un titolo comune a diversi Uffiziali del Palazzo Imperiale. Deriva dalla parola Comitatus, che in questo senso significava la Corte, la casa del Principe, e l'accompagnatore del Principe. Tale è l'origine del nome dei nostri Conti, che erano altre volte scelti tra que' della Corte per essere Governatori di Città, di cui in seguito divenner Signori.
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