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      Altre volte Roma era un sicuro asilo per chiunque vi portasse le arti, e l'industria; adesso non si sa quale sciocca vanità fa riguardar come vile ed abietto tutto ciò che è nato al di là del Pomoerium. N'eccettuo però i celibi, e quelli che non hanno eredi, poichè questi sono ricolmi d'attenzioni e si hanno per essi tutte le preferenze. Un altro raffinamento di amor proprio ci fa poi scansare anche le premure più care all'umanità nel tempo, in cui le malattie più crudeli hanno scelto il lor domicilio in questa Capitale del Mondo; e così bisogna proibirsi ogni comunicazione cogl'infelici, i quali ne sono attaccati. Si sono ristretti soltanto ad introdur l'uso di mandare qualche domestico per informarsi delle lor nuove; ma per altro non ricevono il commesso a far ciò se non dopo d'averli fatto subire mille abluzioni. Che uomini delicati! Offrite loro però dei pranzi, o del denaro, voi li farete correre fino a Spoleto. Tali sono i costumi dei nobili. In quanto poi al basso Popolo questi passa spessissimo la notte nelle Taverne, o ancora nei Teatri, o sotto quelle tende, di cui dobbiamo l'invenzione a Catulo, che primo introdusse in Roma questi comodi ricercati, più degni di Capua che della città di Quirino. Il furore del gioco si è impadronito di un gran numero di Cittadini: altri si espongono per intere giornate al Sole, e alla pioggia pel solo fine di censurare i Cocchieri, e dissertare sugli avvenimenti del Circo. Come è mai possibile dunque che Roma s'occupi di qualche cosa di ragionevole con tante e con simili frivolezze?


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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