Golìa era alto sei Cubiti Ebraici, che ragguagliavano dunque otto piedi, e sei pollici, supponendo che nel Testo Sacro si tratti di sei Cubiti comuni. (V. Tophach).
CUCULLUS. Significava presso i Romani una specie di cappuccio, che copriva la testa, e le spalle.
CULEUS. Era la Misura più grande pei liquidi presso i Romani, e conteneva venti Anfore.
CULTARIUS. Si dava tal nome a quello, che dopo averne ricevuto l'ordine colpiva la vittima ne' Sagrifizj, con una Scure, o con una Clava, e scannava al momento (Vedi Agoni, Popi).
CUMERA (V. Camillo).
CUNEI (vale a dire Angoli). Eran così detti certi posti dell'Anfiteatro (Vedi Anfiteatro).
CURIA. Fino dai primi tempi di Roma il Popolo fu diviso in Tribù, ed ogni Tribù in diverse Curie. La Curia era composta d'un numero di Famiglie, che avevano per Capo un Uffiziale detto il Curione, o il Maestro della Curia, e di cui la principale ingerenza essendo di fare osservar ciò che riguardava il Culto degli Dei, v'ha chi crede che questo Curione fosse un Sacerdote. Ogni Curia aveva il suo Curione particolare; ma tutti erano subordinati ad un altro, che si nominava il Gran Curione, Curio maximus. Forse il nome di Curia proviene dall'interesse o premura (Cura), che queste Curie medesime si prendevano dei pubblici affari; ed è ciò sì vero che spesso si mescolavano molto in quello che concerneva al Governo dello Stato.
Di qui i Comizj per Curie, Comitia Curiata, ed il nome del luogo ove il Senato adunavasi, e che era detto Curia, egualmente che tutti gli altri luoghi ove i Magistrati si riunivano per deliberare sugli affari della Repubblica.
| |
Cubiti Ebraici Testo Sacro Cubiti Romani Misura Romani Anfore Sagrifizj Scure Clava Vedi Agoni Popi Angoli Anfiteatro Vedi Anfiteatro Roma Popolo Tribù Tribù Curie Curia Famiglie Capo Uffiziale Curione Maestro Curia Culto Curione Sacerdote Curia Curione Gran Curione Curio Curia Cura Curie Governo Stato Comizj Curie Comitia Curiata Senato Curia Magistrati Repubblica
|