Da principio amministrarono la giustizia al Popolo con molta esattezza, portando ciascuno a vicenda e succesivamente i distintivi della suprema autorità del Governo.
Dipoi presentarono al Popolo adunato per Centurie dieci Tavole di Leggi, che parvero assai giudiziose, e furono accolte favorevolmente da tutti. Siccome in appresso si trovò a proposito aggiunger due Tavole alle dieci altre, crearonsi ancora altri due Decemviri per l'Anno consecutivo. Ma questi cospirarono insieme per rendersi assoluti padroni della Repubblica col ritenere per sempre l'autorità temporaria stata lor conferita. Ed avendo commesse non poche folli e tiranniche azioni vennero finalmente costretti a dimettersi dalla loro Magistratura, e la maggior parte perirono o preser la fuga.
Si diede poscia il nome medesimo di Decemviri a dieci Magistrati subalterni, i quali erano componenti il Consiglio del Pretore, ed avevano una specie di preminenza sopra i Centumviri.
DECENNALES Ludi. Spettacoli e Feste, che tutti i dieci anni si celebravano in Roma con grande solennità. Queste Feste furono istituite da Augusto in congiuntura della finzione che fece di voler lasciare il supremo potere, dando a credere che egli non vi aderiva se non se per dieci anni in virtù delle preghiere fattegli, ma che egli stesso avea provocate per conservare la Dignità Imperiale.
DECIMAZIONE. Era presso i Romani un genere di pena per non lasciare impunita una grave trasgressione allorchè gran numero di persone avevanvi avuto parte. Quando dunque la mancanza era generale in una Legione, o una Coorte siccome non era possibile far morire tutti i colpevoli, si estraevano a sorte di dieci in dieci; e quello, il cui nome in sì fatta decimazione sortiva il decimo, era messo a morte.
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