Per lo più era bianco e semplice, ma talvolta ornato di perle o pietre preziose. Ne' tempi posteriori si venne ancora a stringerlo ed intrecciarlo con Corone d'alloro. Pare ancora che si portasse sopra diverse parti del corpo. E però Favorino osserva che Pompeo fu sospettato d'aspirare al Regno perchè portava una piccola Fascia, onde coprire una piaga che avea in una gamba, ma che il popolo apprendeva per un Diadema.
Plinio Lib. VII. Cap. V. riflette che Bacco fu il primo inventor del Diadema. Ateneo ci assicura che furono i bevitori ed i buoni ed allegri compagnoni, che prima lo adoperarono per difendersi dai fumi del vino col legarlo stretto intorno alla testa, e che poi venne ad essere un ornamento Reale.
DIALETTI Greci. Erano quattro cioè l'Attico in uso ad Atene ed in tutta l'Attica: l'Jonio nell'Jonia: il Dorico nell'Acaja, nell'Epiro, e nella Sicilia ec.: l'Eolio nella Beozia e nell'Eolia, regione dell'Asia-Minore tra l'Jonia e la Misia. Erano essi altrettanti Linguaggi, perfetti ciascuno nel suo genere, di cui differenti Popoli si servivano, ma che avevano tutti una medesima Lingua madre per fondamento. Omero mise in opera tutti questi Dialetti impiegando a mano a mano quelli, che ammettono più vocali, o più consonanti, secondo che esigevano le sue immagini. Quindi è ch'ei si servì dell'Jonico per la dolcezza, e la grazia, dell'Attico per le sue contrazioni, del Dorico per la semplicità, dell'Eolio per la mollezza; e con essi ottenne quell'armonia, quelle sostenutezza, e quella varietà, che richiedevano le diverse azioni che imprendeva a descrivere.
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