Allorquando Giuditta si abbigliò per portarsi a trovare Oloferne si dice che dopo del bagno si profumò; che si acconciò i suoi capelli e si pose in testa una mitra; che prese i suoi abiti di festa; che si messe una calzatura; che si adornò di braccialetti, d'orecchini, e di anelli. Finalmente non si può bramare una più estesa descrizione di ornamenti da donna di quella, che si legge nel Cap. V. d'Isaia allorchè rimprovera alle figlie di Siou il lusso e la vanità loro; laonde si può inferirne che la corruzione era giunta in quel tempo al massimo grado.
Si vedono pochissimi esempo tra gli Antichi del maneggio dei pubblici affari in mano alle Donne, che sono state quasi sempre sotto una specie di servitù o subordinate piuttosto agli Uomini, specialmente presso le Nazioni Orientali. I Greci, tuttochè ringentiiti, lasciavano loro appena un'ombra di libertà, ed i Romani avevan per massima fondamentale che non dovessero quelle aver parte alcuna nel Governo politico. Presso di questi ultimi una Donna era per tutta la sua vita sotto la tutela di suo Padre, di suo Marito, de' suoi Fratelli.
Dopo l'espulsione dei Re, i Romani non diedero giammai alle Donne il titolo relativo agl'Impieghi de' loro Mariti.
Ma di ciò che le Donne non hanno avuto direttamente, esse hanno saputo bene ricompensarsene co' loro intrighi, e col loro ascendente sullo spirito e cuore degli Uomini; lo che faceva dire a Catone l'Antico o il Censore: tutti li Uomini hanno un assoluto impero sopra le loro Donne: noi l'abbiamo sugli Uomini; ma le Donne l'hanno sopra di noi.
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