Era presso a poco l'istesso, che si vedeva ne' nostri Tornei ove le quadrìglie sembrano non essere state formate che ad imitazione delle antiche fazioni.
Fu un certo Enomao, che inventò la distinzion de colori per le diverse Fazioni dei Combattenti ai Giuochi del Circo; e ciascuno di questi colori esser doveva il simbolo de' quattro principali Elementi. lì bianco era per l'aria, il rosso pe'l fuoco, il turchino per l'acqua, ed il verde per la terra. Gli Spettacoli facendo parte delle cerimonie della Religione, il Popolo non poteva a meno di non annettere idee superstiziose a questi simboli, che d'altronde passarono in uso della vita civile per indicare le cose, che avesser rapporti cogli Elementi. Così, quando la fazione verde, che rappresentava la terra, riportava un vantaggio sull'altre, se ne traeva un felice presagio d'un'abbondante raccolta. Speravano quindi una felice navigazione se il vantaggio era per la fazione vestitasi di turchino; che rappresentava l'acqua del Mare; ed allorquando bisognava adunare le Truppe per mettersi in campagna tutta la Cavalleria si riuniva sotto uno stendardo di color turchino perchè credevasi che Nettuno, Dio del Mare, avesse prodotti i Cavalli.
FEBBRAJO. Mese dell'Anno Romano, così detto dalle espiazioni, che si facevano, e che chiamate erano Februa.
FEBRUALI. Festa Romane, che avevano duplice oggetto; uno di purificar la città ed i cittadini; l'altro, onorevole per Plutone, di onorare anco i morti, e placare le loro ombre.
FECIALI. Sacerdoti, le cui funzioni somigliavano presso a poco quelle degli Araldi d'arme; erano in numero di 20; il loro incarico consisteva specialmente in esser presenti alle dichiarazioni di guerra, e ai trattati di pace, che si facevano, e di osservare in modo che i Romani non intraprendessero se non se guerre giuste o legittime.
| |
Tornei Enomao Fazioni Combattenti Giuochi Circo Elementi Spettacoli Religione Popolo Elementi Mare Truppe Cavalleria Nettuno Dio Mare Cavalli Anno Romano Februa Romane Plutone Araldi Romani
|