FESTE. Si trovano Feste presso tutti i popoli della Antichità più remota; ma eccetto quelle degli Ebrei, che ebbero la bella sorte di conservare la cognizione del vero Dio, le Feste erano giorni di dissolutezza, di stravaganze, e spesso di vera e pretta abominazione. La musica, il ballo, gli spettacoli n'erano il fondamento con tutto il corredo, che quest'arti traggono seco di più licenzioso e indecente.
FIBULAE. Gancio, o fibbia, che gli uomini portavano ora sulla spalla diritta, ora sulla sinistra per alzare la Clamide o la Tunica, ed attaccare talvolta le due parti insieme. Le Donne la portavan sul petto.
FIDIZJ o FILIZJ. Phiditia o Philitia. Erano Feste o Conviti celebrati con grande frugalità a Sparta, i quali imbandivansi ne' luoghi pubblici, e ad aria scoperta. Vi assistevano ricchi e poveri, ed avevano per iscopo di mantenere e fomentare la pace e l'amicizia ed una buona intelligenza tra tutti i singoli Cittadini. Quelli, i quali v'intervenivano, portavan ciascuno uno stajo di farina, otto misure (chorus) di vino, cinque minae di cacio, ed altrettante di fichi.
Questi Conviti somigliavano molto alle Charistia dei prischi Romani.
FILADELFO. NeIl'Antichità era un titolo o piuttosto soprannome portato da diversi Re, e significante uno che ami il suo fratello o fratelli, come Tolomeo Filadelfo in Egitto ec. (Vedi anche in casi simili Filopatore o Filopatro).
FILARCA. Ne' primi tempi della Repubblica degli Ateniesi era questo un Magistrato da ciascuna Tribù tirato su a sorte per essere incaricato de' suoi particolari interessi.
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