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      Questo al più è tutto quello, che si può far eseguire a quei sterminati Animali; giacchè sarebbe ridicolo il supporre che si potesse giungere a far ballare simili esorbitanti Bestie sopra una corda (Vedi Petauro).
      FUNERALI. Tutti gli Antichi si davano gran premura di rendere ai morti gli ultimi ufficj, e riguardavano come una maledizione terribile che i loro corpi o quelli delle persone state a lor care restassero esposti ad essere sbranati dalle bestie, o divorati dagli uccelli, o a corrompersi sopra terra infettando i viventi. Era una consolazione riposar ne' Sepolcri de' suoi Padri. Gli Ebrei sotterravano la gente di bassa nascita e condizione. Ma rispetto alle persone riguardevoli, allorchè erano morte s'imbalsamavano, e dopo d'averle tenute esposte per alcuni giorni sopra un letto ripieno di profumi, intorno al quale si faceva un gran fuoco, trasferivansi con gran pompa nei Sepolcri, che erano scavati nei duri scogli.
      Quelli, che seguivano il treno dell'accompagnamento, erano abbrunati o in corruccio, e si lamentavano ad alta voce. Eranvi certe donne mercenarie, le quali venivan pagate per piangere in simili congiunture (Praeficae), ed andavano quasi d'accordo nel pianto colle voci de' flauti, che suonavano arie lugubri. Finalmente si componevano alcune Cantiche per servire come d'Orazione funebre alle persone illustri, la cui morte fosse stata infelice.
      Benchè i Funerali fossero un pietoso dovere, si riguardavano come impuri tutti coloro, che vi avevano avuta parte, fino a tanto che si fossero purificati.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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