IMMOLAZIONE. Questa parola, con cui si denota comunemente l'azione compiuta d'un Sagrifizio, non ne indicava in origine presso i Romani se non se una delle Cerimonie preparatorie, la qual consisteva nello spargere sull'animale o vittima, che si doveva sacrificare, e specialmente sulla sua testa, farina di puro frumento mista con sale; lo che si chiamava mola salsa, o semplicemente mola, da cui deriva la Voce Immolatio. I Greci osservavano l'istessa formalità, con questa differenza però che essi servivansi tanto del frumento quanto dell'orzo senza essere macinato, e vi mescolavano il sale ai grani dell'uno o dell'altro, salsae fruges.
IMMORTALI. I Persi chiamavano Immortali un Corpo di truppe destinate alla guardia del Re, perchè questo sussisteva sempre nel medesimo numero, che era di 10. mila, riempiendo di mano in mano i posti lasciati vuoti da quei, che morivano.
IMPERATORE. Era presso i Romani un titol d'onore, che il Comandante di un'Armata ricevea dai Soldati dopo d'aver fatto qualche bella azione in campagna. Il Senato confermava questo titolo, che il Generale si manteneva fin dopo del suo trionfo. La Repubblica avendo perduta la libertà, questo titolo stesso che non era stato solamente onorifico, in mano de' suoi Padroni diventò il titolo d'un potere assoluto, e quasi senza limiti, per l'avvedutezza somma che ebbero i primi Imperatori, e soprattutto Augusto, di riunirvi in perpetuo i diritti ed i privilegi della Consolare potenza (V. Consolato Imperiale).
IMPRESTITI. Vigeva una Legge presso gli Egizi, che non permetteva di prendere in prestito se non se a condizione di dare in pegno il Corpo morto di suo Padre al Creditore, che ne diventava con questo mezzo Padrone, non meno che del Sepolcro del Debitore.
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