È un Laberinto praticato nel sasso vivo a forza di scarpello, e non vi si cammina che con un filo per non ismarrirsi. I due lati sono coperti da piccole nicchie e da vasi di terra, che rinchiudono ogni sorte di uccelli imbalsamati. Benchè vadano in polvere subito che vi si stende la mano, la loro piuma peraltro conserva sempre la varietà e vivacità de' colori. Ciò che fa stupire in questo Laberinto, oltre alla lunghezza del tempo che sarà occorso per iscavarlo nel sasso, si è che tutta la materia statane tratta deve esser passata dall'apertura, che serve come si è detto d'ingresso; giacchè quello è il sol punto, da cui siasi potuta trasportare al di fuori.
LACERNA. Era tra i Romani un abito grossolano, che cominciò a costumare verso il fine della Repubblica, e. primieramente nella campagna. Questa veste era più lunga e più larga della Clamide, e portavasi in Roma per guarentirsi dalla pioggia e dal freddo. Alcuni per altro portavano la Lacerna in estate, ma era di drappo leggierissmo e di bel colore.
LAENA (V. Claina).
LAFRIE. Feste Greche in onore di Diana, che duravan due giorni. NeI primo si facevano processioni: nel secondo si dava fuoco ad una immensa pira già inalzata avanti la Festa, e cui eran già stati messi insieme con alcuni frutti della terra certi uccelli, e altre bestie selvagge vive, come Lupi, Orsi, Leoni ec. Siccome questi Animali dovevano esser bruciati vivi, si legavano sulla pira; ma talvolta accadeva che il fuoco consumasse i legami prima che fossero fuori di stato di poter quelli fuggire; ed allora saltavan dal rogo con gran pericolo degli astanti; quantunque si pretendesse che non fosse mai avvenuto inconveniente veruno.
| |
Laberinto Laberinto Romani Repubblica Clamide Roma Lacerna Greche Diana Festa Lupi Orsi Leoni Animali
|