La cerimonia delle libazioni non limitavasi ai sacrifizj, ma costumavasi inoltre ancor nei conviti. Al secondo servizio di tavola i Romani eran soliti di fare una libazione in onor degli Dei, che credevano presedere alla mensa, oppure in onore dei lor amici d'un grado distinto. Consisteva questa nel prendere un poco di vino dalla lor tazza e gettarlo sopra la tavola, o in terra, unendovi una preghiera per la prosperità dei medesimi.
LIBBRA ATTICA (Ved. Libbra Romana).
LIBBRA ROMANA. Siccome il prim'uso, che i Romani fecero dei metalli per il commercio, fu di adoprarli e rilasciarli a peso, il rame, di cui da principio servironsi, fu messo in verghe, delle quali ognuna pesava una Libbra di dodici Oncie Romane, e ciascuna verga chiamavasi As. Da ciò proviene che le divisioni dell'As furono perpetuamente prese da quelle della Libbra, divisa tanto tra i Romani che tra i Greci in dodici parti, di cui ciascheduna dicevasi Uncia in Roma eugghia in Atene, dodecatemorion tu olu (dodicesima parte del tutto, cioè della Libbra Litra).
Due uncia facevano il sextans Romano ed ectatemorion Greco.
Tre uncia il quadrans Romano ed il etratemorion Greco.
Quattro uncia il triens Romano ed il Tritotemorion Greco.
Cinque uncia il quincunx Romano ed pentetemorion il Greco.
Sei uncia il semissis Romano e l'emius Greco.
Sette uncia il septunx Romano ed eptatemorion Greco.
Otto uncia il bessis Romano e l'octotemorion Greco.
Nove uncia il decunx Romano e l'enneatemorion Greco.
Dieci uncia il decunx, o dextans Romano ed il dexatemorion Greco.
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