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      LIRA. Istrumento, le corde del quale son tese sul vuoto. Gli Antichi avevano molti Istrumenti musicali di questo genere, che differivan tra loro nella figura, nella grandezza, e nel numero delle corde. Davano perciò diversi nomi a quest'istrumenti, sebbene sovente si adoprassero uno per l'altro. Il primo era la cithara, il secondo la chelys o testudo, espressioni che significano testuggine perchè la base di questo istrumento era somigliante al guscio d'una testuggine, il terzo la trigone così detta a motivo della triangolare sua forma. Eranvi Lire a tre corde, a quattro dette tetracorde, a cinque chiamate pentacorde, a sei dette essacorde ec.
      LITOSTROTO. Così chiamavano i Greci un Pavimento lavorato alla musaica, vale a dire fatto di piccole pietruzze unite e come incassate insieme nel cemento con tanta maestria che le commettiture erano impercettibili, e tutto il complesso ne resultava come un gran Quadro rappresentante differenti figure atteso la disposizione artificiosa delle pietre e la varietà dei colori. Credesi che gli Egiziani siano stati gl'inventori di questa specie di pavimenti; ma Plinio dice, che si cominciò a vederli in Roma in tempo di Silla. Fra diversi Monumenti d'impiantiti antichissimi alla muaica (Opus musivum) uno dei più celebri è quello della Palestina, di cui il Sig. Barthelemy ha data una dotta spiegazione. I Litostroti divennero comunissimi sotto i primi Imperatori; e tutti sanno che nella sala del Palazzo o Pretorio di Pilato in Gerusalemme ve n'era uno bellissimo.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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