Con questa parola Ludus i Romani intendevano adunque più comunemente un esercizio serio d'applicazione, ed anche spinoso e difficile; talmentechè rarissimamente davano a questa Voce il senso, che noi gli diamo di giuoco, di divertimento, di frivolezza.
LUGLIO. Mese dell'Anno così chiamato da Giulio Cesare. I Romani avanti di questo Imperatore lo chiamavano Quintilis, perchè era il quinto Mese dell'Anno quando questo incominciava da Marzo.
LUPERCALE. I Romani davano questo nome ad un luogo consacrato al Dio Pane, e vi facevano sacrifizj in onore di lui.
LUPERCALI. Feste, che celebravansi nel Gennajo ad onor del Dio Pane.
LUPERCI. Sacerdoti di Pane. Erano divisi in tre Compagnie. I Fabiani, i Quintiliani, i Giuliani. Questi ultimi erano stati stabiliti in onore di Giulio Cesare. Nel tempo delle Lupercali questi Sacerdoti, dopo d'avere immolato alcune Capre al loro Idolo, coprivano colle pelli di quelle Vittime soltanto ciò che il pudore non permette mostrare, e correvano nudi per tutta la Città con certe fruste fatte di pelli caprine, con le quali battevano tutti coloro, che a caso incontravano.
LUSTRO. I Romani nominavano con tal Vocabolo non solamente i Sacrifizj di espiazione, che facevano ogni cinque anni, ma ancora lo spazio quinquennale di tempo, che passava da uno di questi Sacrifizj ad un altro prossimo consecutivo. Ecco in qual modo praticavasi tal Cerimonia. Dopo del Censo ossia dell'enumerazione del Popolo, si prescriveva un tal giorno, in cui tutti i Cittadini dovevano presentarsi in arme nel Campo di Marte, ciascuno nella sua classe e nella propria centuria.
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