Sacerdoti, Teologi, Filosofi, onorati dai Re, rispettati dai Grandi, venerati dal Popolo, erano insieme temuti e stimati; ma non di rado costoro abusavano del sommo lor credito e del loro potere, a segno di rendersi ancora formidabili a' loro Sovrani medesimi.
MALTHA, MALTHE. Nell'Antichità era un cemento o corpo molle glutinoso, che avea la facoltà di collegare insieme le cose corporee disgiunte. Gli antichi Scrittori fanno menzione di diverse sorte di Maltha, tanto native quanto artefatte. Una di queste ultime molto in uso era un composto di pece, di cera, di gesso, e di grasso.
Un'altra specie, di cui i Romani eran solitj rivestire o intonacare i loro Acquidotti, era fatta di calcina spenta nel vino, incorporata con pece liquefatta, e fichi freschi. La Maltha nativa è una specie di bitume, colla quale gli Asiatici coprono e scialbano o intonacano i loro muri.
MALVALI (Le Feste). Erano celebrate dalle Matrone Romane in onor di Matuta.
MANCIPAZIONE. Specie di alienazione propria alle cose mancipi, a differenza sia della cessione in diritto, in virtù della quale si poteva alienare tanto le cose mancipi quanto le cose nec mancipi, sia dalla tradizione, che riguardava propriamente le cose nec mancipi. Colla Mancipazione, che era un Atto volontario, senz'alcuna formalità di Sentenza, il proprietario trasferiva ad un altro la proprietà d'una cosa osservando certe formalità, da cui resultava il titolo d'Atto legittimo. La solennità di quest'atto consisteva 1° nella presenza di cinque testimonj, dell'Antestatus, e del Libripens.
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