Dopo di ciò si ammetteva alla iniziazione detta Autopsia, vale a dire la veduta della verità nel suo schietto lume. Questa ultima Cirimonia aveva qualche cosa di meraviglioso ed insieme di spaventevole. Oltre ad una perfetta oscurità con lampi, tuoni, o coll'imitazione di ciò che la Natura ha di più orribile nei suoi fenomeni, la serenità, che finalmente vi succedeva, offriva alla vista quattro personaggi magnificamente vestiti, e i di cui abiti erano tutti misteriosi. Quello, che si distingueva tra gli altri, chiamavasi l'Ierofante o colui che rivela le cose sante; era vestito in foggia da rappresentare il Demiurgo, l'Essere cioè Supremo, che regola l'Universo. Il secondo era il Portator della face, ed aveva rapporto al Sole. Il terzo, che appellavasi l'Adoratore, e stava vicino ad un'Ara, rappresentava la Luna. Il quarto, che chiamavasi il Sacro Messaggero, figurava Mercurio. Non si sa che cosa dicessero dopo dileguate le tenebre, ed il simulato tempestoso fracasso questi quattro Personaggi, di cui soltanto in generale può dirsi che le funzioni consistevano in rivelare agl'iniziati le segrete ragioni delle Cerimonie particolari al Culto di ogni Divinità nel tempo del Gentilesimo.
MISTRO o Mistlo. Misura di Liquidi presso i Greci. Eravi il grande ed il piccolo. Il gran Mistro conteneva la sedicesima parte della Kotila, vale a dire in acqua il peso di quattro grossi e ventisette gr. di Fr. Il piccolo era il quarto del Ciato Greco, e conteneva in acqua il peso di due grossi e 66. grani suddetti.
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