Queste tavole erano per lo più di cedro o di acero, col piede d'avorio ben lavorato. I soli Grandi ed i Ricchi avevano queste tavole in Roma, le quali ascendevano ad un prezzo esorbitante, soprattutto se il legno era di colori naturali diversi.
MORATORI (V. Rabuli).
MUMMIE. Si dà questo nome ai Cadaveri imbalsamati, che si trovano in Egitto, e d'onde si trasportano altrove benissimo conservati. A qualche distanza da Sakara, piccol villaggio ove Menfi era già situata, incontrasi la pianura delle Mummie. Il fondo di questa pianura è una pietra pianissima, che ha in circa tre o quattro leghe di diametro, ed è alla profondità di cinque o sei piedi sotto la rena. Vi si vedono vaste stanze ove si collocavano altre volte i corpi morti, che si mettevano in piedi nelle casse dove esse si rinchiudevauo, le quali erano di legno di Sicomoro, onde niente soffrissero per le ingiurie del tempo. Ne sono state ritrovate alcune di esse casse con occhi di vetro, mediante i quali senza aprirle si poteva osservare il Corpo della Mummia racchiusa. È raro che siasi potuto avere il Corpo intero da una cassa, che rinchiudesse un Morto di gran distinzione. Gli Arabi, che li scoprono, non lasciano di metterli in pezzi, sperando di trovarvi qualche Idolo d'oro; ciò che non di rado succede. Essi rimettono in vece del tolto il Corpo d'una Cassa comune, ove raramente si trovano Idoli di qualche valore (V. Imbalsamazione e Funerali).
MUNERARIO, o Muneratore. I Romani appellavano con tal denominazione colui, che dava lo Spettacolo de' Combatimenti dei Gladiatori; imperocchè si servivano della parola munus per denotare un sì fatto Spettacolo.
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