Erano piccoli Bastimenti le prime, e comunemente dicevansi Navigli aperti perchè non avevano ponte, vale a dire mancavano di coperta o impiantito, che ne separasse i diversi piani. Queste piccole Barche non avevan neppure alla prua quelli sproni detti Rostra, destinati nelle battaglie navali ad urtare i legni nemici e calarli a fondo.
I Navigli lunghi, che servivano alla guerra in Mare, erano di due sorti: gli uni non avevano che un ordine solo di remi da ogni lato, gli altri avevan più ordini. Alcuni di quelli d'un sol ordine avevan venti remi, altri trenta, cinquanta, e fino a cento inclusive. Tra i Navigli a più ordini di remi taluni n'avevano due, ed erano detti Biremi, altri Triremi, Quadriremi, Quinqueremi, altri in fine un più gran numero d'ordini; ma di questi ultimi non se ne faceva uso alcuno, e non erano che per mostra. Sopra i Navigli a più ordini di remi, i rematori erano distinti per gradi. Quelli dell'ordin più basso chiamavansi Talamiti, quelli del mezzo Zugiti, quelli in alto Traniti.
Non si parla in Omero di Poliremi, vale a dire di Navi a più ordini di remi, di cui l'uso è assai posteriore all'epoca della guerra di Troja. Quanto non siamo in grado d indicarne la data, altrettanto è difficile concepire e spiegare il maneggio di questa sorte di Navi a più ordini di remi e di rematori. Malgrado tutto ciò che su tal materia è stato scritto dagli Antiquarj, siamo tuttora a questo proposito nelle tenebre dell'ignoranza.
La Grecia in generale non si distinse molto presto nella Marina, e Roma quasi per lo spazio di cinque secoli assolutamente ignorò cosa mai fosse una Nave, una Galera, una Flotta: ma quando una volta i Greci e i Romani ebbero conosciuto i vantaggi sommi dell'Arte Navale la portarono in breve tempo al segno il più alto di perfezione.
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