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      Per contar fino a quattro si servivano della lettera I segnandola tante volte quante unità conteneva il Numero. I. uno, II. due, III. tre, IIII. quattro. Per render chiaro questo metodo di numerare o contare lo esporremo per intero nella Tavoletta seguente di contro a quello dei Romani, ch'è assai più semplice o meno complicato di quello dei Greci, quantunque i Romani non si servissero per contare che di sole cinque Lettere del loro Alfabeto, vale a dire I. per notar l'unità, V. per cinque, X. per dieci, L. per cinquanta, C. per cento. All'effetto d'indicar 500. ponevano I[vedi figura c_rov.png], di cui in seguito si è fatto un D; e per scrivere mille mettevano il C avanti il segno di 500. in questa forma CI[vedi figura c_rov.png], che significa due I[vedi figura c_rov.png] riuniti. Talvolta scrivevasi Mille con un segno, che sembrava un ? Greco, o con altro che somigliava a un tal segno simile al nostro 8, ma giacente così 8, al quale si sostituì poscia la Lettera M: dimodochè alle suddette cinque Lettere numerali bisogna aggiungere le due D e M. Finalmente fa di mestieri osservare, che una o due Lettere numerali Romane di più piccol valore messe avanti ad un'altra di maggior valore diminuiscono appunto di quanto esse vagliono il valor della Lettera numerale seguente. Così V, che sta per cinque, non sarà più che quattro se viene notato come segue IV. Così X. dieci preceduto da I, ossia IX. starà per nove; e se è preceduto da II, cioè IIX, sara otto. L, che conta 50, quand'è preceduta da X, conterà solamente quaranta.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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