In conseguenza il quinto anno di G. C. corrisponde al primo della 196. Olimpiade, e così discorrendo degli altri. Lo stabilimento delle Indizioni diede, per quanto dicesi, l'esclusione alle Olimpiadi negli Atti pubblici: per altro Cedreno attesta, che elle non furono abolite se non se nel 16° ed ultimo anno di Teodosio il Grande, ossia nel 395. dell'Era Cristiana. Comunque ciò sia, anche dopo Teodosio s'incontrano Scrittori particolari, che fanno uso delle Olimpiadi. Non conviene perciò prender sempre questo Vocabolo letteralmente nel leggere gli Scrittori del Medioevo. Sovente non lo impiegavano che per indicare assolutamente una durata di quattro Anni, senza alcun rapporto al periodo che indica. In questo senso rispose Sidonio Apollinare ad Orosio, che gli avea domandato dei versi dicendo, che erano digià tre Olimpiadi ossia dodici anni che aveva preso congedo dalle Muse. S. Colombano in alcuni versi diretti a Fedolo dichiara, che è giunto ormai alla 18. Olimpiade; lo che significa aver allora l'età di 72. anni. Certi Atti de' Secoli VIII. e IX. applican pure nel medesimo senso la data delle Olimpiadi al Regno dei Principi, sotto i quali si stipularono (Arte di verificare le Date).
OLIMPICI (Giuochi). Erano i più famosi ed i più onorevoli della Grecia. Avevan luogo ogni quattro anni in Elide del territorio d'Olimpia. Nulla di certo sappiamo sulla origin di essi. La più comune opinione si è che fossero istituiti da Ercole in onore di Giove.
Pei Greci non eravi niente di più lusinghiero della vittoria in simili giuochi, perocchè la riguardavano come il colmo della gloria, nè credevano che fosse permesso a un mortale portar più lungi i suoi desideri.
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