Un vecchio rappresentante Sileno compariva in ultimo sopra un asino, eccitando tutti gli spettatori al tripudio. Tali erano quelle celebri Feste, che si davano molte volte l'anno, o sotto nomi diversi, o con qualche differenza notabile nelle cirimonie superstiziose, ma sempre accompagnate da laidezze, e lascivia.
ORGYA. Misura Greca, che il Sig. Goguet valuta cinque piedi, otto pollici, e nove linee del Piè di Parigi.
ORIBATI (V. Funambuli).
ORICALCO. È opinione di alcuni che fosse un Metallo misto d'oro e di rame, avente il colore del primo, e la durezza dell'altro.
ORO. Benchè l'uso di questo metallo il più prezioso di tutti (salvo il Platino di recente scoperta) antichissimo sia, sembra nulladimeno che non fosse conosciuto se non lungo tempo dopo degli altri, quasichè, dice Plinio, la natura avesse lungamente dubitato se doveva permettere il ritrovamento d'una materia, che sarebbe poi stata agli uomini cotanto funesta. Questo classico Autore spaventato dallo spettacolo dei costumi del suo tempo, e degli eccessi, a' quali l'Oro aveva portato gli uomini, si scaglia amaramente contro di esso, e lo chiama la sorgente d'un'esecrabiLe avidità, ne riguarda l'uso come la causa delle sventure del Genere umano, e rammenta con molto rincrescimento l'innocenza dei secoli, in cui il commercio non si faceva che per mezzo di baratto o di cambio.
Plinio medesimo attesta che nell'età sua filavasi l'oro come la lana, e che si era veduta Agrippina vestita con un abito d'oro tessuto senza niun'altra materia (V. Anello, Aureus, Moneta).
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