PETORITUM (Vedasi Carro).
PETTEUTERION o Petteja, specie di giuoco di Dama o di Scacchi molto in uso presso i Greci, ma assai differenti da quelli che si giocano oggi sotto i due detti nomi. Chiamavasi ancora il giuoco dei dodici Scrittori. A giudicarne dalle descrizioni, che se ne trovano, aveva una specie di analogia col Trictrac, poichè vi si adopravano i dadi, e secondo il numero, che ogni giuocatore tirava, muoveva i suoi pezzi. Vi si trova ancora un Vocabolo, che sempre appartiene a tal giuoco, quello cioè di Casa; ed effettivamente sulla tavola ove giuocavasi eranvi dodici linee, ad ognuna delle quali davasi il nome di dodeca casus. Se prestasi fede agli Antichi il Petteuterione non era un frivolo passatempo senza punto interessare lo spirito, perchè comprendeva secondo loro i misteri più grandi della Filosofia. La tavola, su cui erano le dette li-nee, rappresentava il Mondo; le dodici Linee o case indicavano i dodici segni dello Zodiaco. Nel bussolotto o cornetto si scorgeva l'imagin del Cielo, ne' dadi quella dei Pianeti, ec. Gli Egizj giuocavano pure il Petteuterion, ma in un modo che aveva più somiglianza al nostro giuoco di Dama, poichè non adopravano i dadi. Era però semplicissimo nel numero dei pezzi; e per questo appunto non doveva esser che più difficile, non avendo ogni giuocatore da muovere che soli cinque pezzi.
PHURIM. Festa, che gli Ebrei, in memoria della loro liberazione dagli effetti della invidia e della vendetta d'Aman favorito d'Assuero Re di Persia, celebravano il 13° e 14° giorno del Mese d'Adar.
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