Dopo d'aver ricevuto l'ordine dal Sacrificatore uno di essi, detto il Cultario, colpiva la Vittima con una scure o una clava, e quinci subito la scannava. Quando aveva perduto tutto il suo sangue, che si raccoglieva in alcuni vasi, onde spargerlo sopra l'Ara, i Popi la ponevano su d'una tavola sacra detta Anclabris, ove la spellavano, e poscia la disseccavano, salvo che non dovess'essere tutta intera bruciata, nel qual caso la mettevan sul rogo subito ch'era scannata. Nei Sagrifizj ordinarj non si bruciava che una piccola porzion della Vittima, e del resto se ne facevan due parti; una per gli Dei, e l'altra per quelli, che facevan le spese del Sacrifizio. Questi se la mangiavano co' loro amici; e la porzione destinata agli Dei rilasciavasi ai Popi, che la portavano alle lor case dette Popinae dal nome di essi, dove andava a comprarne chi ne voleva. Siccome i Popi vendevano pure anco vino, le Popine divennero presso i Romani cị che presso a poco sono le nostre canove o bettole. (V. Sagrifizj).
PORFIROGENITO. Costantino ed altri ebbero un Soprannome, che significa nato nell'appartamento, dove partorivano le imperatrici; ma questo in appresso non fu più un titolo di distinzione, di cui godessero tutte le diverse Famiglie imperiali, atteso le successioni interrotte degli Imperatori a motivo delle sollevazioni e ribellioni nell'Impero Greco avvenute.
PORPORA (color di porpora). Secondo la tradizione di tutta l'Antichità si deve al solo caso la scoperta di questo bel colore. Il cane d'un pastore pressato dalla fame, avendo rotto sulla riva del Mare una conchiglia, il sangue che n'usć gli tinse la gola d'un tal colore che raṕ di ammirazione quelli, i quali lo viddero.
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