Se n'aveva in gran numero, e il loro impiego dava a lor molto lucro. Avevano essi l'incarico di fare star in silenzio nel tempo delle Cerimonie religiose; di annunciare e prezzare cị che vendeasi all'incanto; di chiamare ciascuno per ordine allorquando si dovevano i voti dar nei Comizj; di nominare in pubblico i Magistrati eletti di novo; di notificare al Popolo le nuove Leggi; di partecipare le assegnazioni per comparire ai pubblici Tribunali, ec.
PRAEFERICULUM. Specie di Vaso ad uso dei Sagrifizj.
PRAEROGATIVA, Centuria (V. Centuria).
PRAESES, Presidente o Governatore (V. Pretore).
PRAETEXTATAE Fabulae (V. Commedia).
PRECIDANEE. I Romani chiamavano coś le prime vittime, che si offrivano nelle grandi solennità in Sagrifzio.
PRECINZIONI. Praecintiones (V. Anfiteatro).
PREFETTO dei Viveri. Nel tempo della Repubblica Romana era un Magistrato, che si creava ordinariamente in caso di urgenti bisogni; ma Augusto rese stabile questa Magistratura, di cui il principale oggetto si era d'invigilare alla distribuzione dei Grani, che facevasi al Popolo.
PREFETTO del Pretorio. Questa Carica, parimente fondata da Augusto, sembra non avere avuto da principio altr'oggetto se non che di riporre in essere quella di Maestro della Cavalleria, abolita per l'estinzione della libertà.
I Prefetti del Pretorio non furono nella loro istituzione che Capitani delle Guardie dell'Imperatore. Comandavano le Coorti Pretoriane destinate a vegliare alla sicurezza del Palazzo o della Tenda del Principe. Era agevole a questi Uffiziali il divenir favoriti del loro Padrone, che non lasciavano quasi mai, e de' quali secondando le passioni, davano esecuzione a degli ordini sanguinarj.
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