Questa Carica, che conferiva il poter più assoluto sopra un corpo formidabile di truppe, invase anche il poter di giurisdizione con abbracciare gli affari civili, e divenne tanto considerabile che tutti gli appelli dai differenti Tribunali dipendevan da quello del Prefetto del Pretorio. Non ve ne furono che due sino a Costantino il Grande, il quale dipoi ne creò altri quattro. Quantunque allora non avessero che l'Amministrazione degli affari civili, la loro autorità era però sempre grandissima. Essi pubblicavano Editti; erano al disopra dei Governatori delle Provincie, ai quali davano gli ordini occorrenti; punivano le prevaricazioni dei Giudici; avevano una soprintendenza singolare sopra i tributi, i pedaggi, le saline, ec; ed in ultimo non riconoscevano verun'altra autorità fuor di quella dell'unico Imperatore.
PREFETTO di Roma. Magistrato creato da Augusto, che in seguito si arrogò l'autorità di tutti i Magistrati. Aveva il diritto di punire arbitrariamente, e senza dilazione, non solo gli schiavi, ma ancora i cittadini turbolenti, ai quali una lenta giustizia inceppata dalle formalità di un processo non ispirava terrore bastantemente.
PREFETTI degli Alleati. Uffiziali, che erano nelle Truppe Alleate dei Romani ciò che i Tribuni erano nelle Legioni.
PREFICI, Praeficae. I Romani chiamavano con tal nome le donne, che erano prezzolate per piangere ai Funerali.
PRETEXTA (V. Toga).
PRETORE. In origine e secondo la forza della Parola Latina Praetor, formata da qui Praeest, significa Comandante.
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