I Proconsoli ordinarii ed i Propretori avevano ne' respettivi loro Governi la soprintendenza di tutti gli affari concernenti all'amministrazione della Provincia, ove amministravano la giustizia unitamente ai Notabili del Paese, ed in conformitā delle Leggi, che il Generale d'Armata aveva giā imposte riducendo un Paese a Provincia Romana. Finalmente si regolavano in tutto secondo la maniera di governare, che a Roma era in uso.
PROCURATORI dell'Imperatore, Procuratores Caesaris. Augusto non avendo voluto incaricarsi del Governo di tutte le Provincie ai Romani soggette le divise colla Nazione presso a poco metā per metā, tenendo quella, dove l'interesse dello Stato ed il proprio richiedevano che vi si mantenessero le Legioni, e lasciando il resto a disposizione del Senato. Questa divisione durō per parecchi secoli quasi sempre l'istessa, e l'Imperatore inviava i Procuratori nelle sue Provincie, ed in quelle eziandio del Senato; ma tutti non avevano la stessa autoritā nč le medesime attribuzioni. Quelli, che l'Imperatore inviava nelle Provincie del Senato, erano soprattutto in origine i meno potenti di tutti, essendo solamente impiegati in amministrar le terre, che il Principe vi possedeva in particolare, unitamente a quelle che per confische erano state aggregate alle Possessioni Imperiali. Nelle Provincie poi dell'Imperatore il Procuratore era incaricato non solo dell'Amministrazione de' Beni, che l'Imperatore potea possedervi, ma ancora dell'incasso e della erogazione delle pubbliche rendite.
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