PROPRETORI (V. Proconsoli).
PROQUESTORI. Quando un Questore moriva in esercizio della sua Carica il Governatore della Provincia, nell'attender da Roma la nomina d'altro, ne faceva esercitare l'impiego da qualcun del suo seguito, che prendeva il tilolo di Proquestore.
PROSCENIUM. Nome di quel luogo del Teatro Romano, dov'erano le sceniche decorazioni.
I Greci lo chiamavan Proscenion.
PROSCRIZIONE. Eranvi presso i Romani due sorte di Proscrizioni, quella dei Beni, e quella delle Persone. La proscrizione dei Beni si faceva ad istanza dei creditori contro d'un debitore, che per non esser tradotto in giustizia spariva, e teneasi nascosto. Questa Prescrizione facevasi mediante un Editto del Pretore, che si affiggeva alla porta del debitore; ciò che fino a quattro volte si reiterava. Dopo di questo, se il debitore non compariva, i suoi beni erano divisi tra suoi creditori, venduti a loro vantaggio. Nelle Proscrizioni delle Persone non si osservavano tante formalità. Si affiggeva nel Forum un Avviso, nel qual promettevansi grandi ricompense a coloro, che avrebbero ucciso tali, e tal'altri Cittadini; e dopo di ciò i Proscritti esser potevano uccisi dai loro Schiavi medesimi, che colla testa del loro Padrone in mano andavano a ricevere il guiderdone promesso. Silla soprannominato il Felice diede a Roma prima di tutti l'esempio di questa barbara Proscrizione. I Greci n'usavano pure, con questa differenza però che nell'affiggere alle colonne i nomi di quelli, di cui si metteva a prezzo la testa vi si notavano i delitti, pe'i quali ciò si faceva; invece di che a Roma si scrivevan soltanto i nomi dei Proscritti senz'aggiungervi i motivi della lor proscrizione.
| |
Questore Carica Governatore Provincia Roma Proquestore Teatro Romano Greci Proscenion Romani Proscrizioni Beni Persone Beni Prescrizione Editto Pretore Proscrizioni Persone Forum Avviso Cittadini Proscritti Schiavi Padrone Felice Roma Proscrizione Greci Roma Proscritti
|