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      Si sceglieva di fatto tra gli abitanti d'una Città il più deforme, e si conduceva con un tristo e lugubre apparato al luogo destinatosi pe'l Sagrifizjo, ed ivi dopo molte pratiche superstiziose s'immolava, si bruciava, e si gettavano le di lui ceneri in mare.
      Le Purificazioni generali ordinarie erano molto semplici. Consistevano nel lavarsi le mani con acqua pura avanti di far qualche Atto Religioso nelle proprie abitazioni, o con acqua lustrale quando si andava nei Templi. Eranvi alcuni, che non si contentavano di lavarsi le mani, ma credendo di acquistare più grande mondezza, si lavavano pure la testa ed i piedi, talvolta il corpo, e fino gli abiti stessi; alla qual faccenda erano in ispecial modo obbligati i Sacerdoti innanzi di procedere alle funzioni del lor Ministero. Oltre a ciò erano questi tenuti ad assoggettarsi a molte austerità alcuni giorni prima della cirimonia Religiosa, che dovea da loro eseguirsi, ed era lor obbligo d'evitare premurosamente ogni sorte d'immondezza, e persino privarsi dei piaceri permessi. Le Purificazioni particolari straordinarie avevano luogo per quelli, che avesser commesso qualche grave delitto, come l'omicidio, l'incesto, l'adulterio, ec. Quando qualcuno aveva commesso uno di questi delitti, non poteva purificarsi da sè medesimo, ma era costretto di ricorrere ad uno di quei Ministri della Religione detti Farmaci, che lo facevano passare per la trafile di molte superstizioni, come, a causa d'esempio, aspersione di sangue, frizioni con una specie di cipolla, far loro portare al collo una specie di corona di fichi, ec.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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