I Sacrifizj sono antichi quanto lo è il Mondo. Avanti la Legge di Mosè era in libertà di ciascuno l'offerire a Dio quelle cose terrene, che giudicava più degne della divina grandezza, e le più proprie a dimostrarli la gratitudine. Abele offeriva ciò che aveva di meglio nelle sue greggie. Caino offeriva i frutti della terra. Noè sacrificò all'uscire dell'Arca uccelli ed altri animali. Melchisedech offerse in sacrifizio pane, e vino. Nella Legge scritta Dio diede alcune regole dei Sacrifizj per mezzo di Mosè agli Isdraeliti. Determinò quali erano le vittime e le ostie, le quali voleva che gli fossero offerte in olocausto, e quali esser dovevano le cerimonie speciali dei differenti Sacrifizj, ch'egli prescrisse, e di cui i principali erano l'olocausto, il sacrifizio dell'ostia pacifica, il sacrifizio per il peccato, quello della vacca rossa, quello del capro emissario (Vedansi tutte queste Voci). Rispetto poi ai sacrifizj de' Pagani o del Gentilesimo vedansi Immolazioni, Mactus, Popi, Taurobolo.
SAGUM. Si crede che fosse un piccol mantello quadro, che si fermava sul petto o sopra una spalla, e che si volgeva dalla parte della pioggia o del vento. Era ordinariamente di pelle, e si portava col pelo al di dentro. Alcuni confondono questo mantello colla Clamide.
SALE. Era costume nei primi tempi di seminare il sale sulle rovine delle Città, che fossero state affatto distrutte dai fondamenti. Tra le molte ragioni, che allegansi in tal proposito, sembra verosimile quella che ciò fosse per denotare la condannagione di quelle rovine ad una perpetua maledizione, non essendovi nulla di più contrario alla fertilità della terra quanto il sale comune o marino.
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