Questa doppia azione di decorazioni o sceneggiamenti formava una delle parti più aggradevoli dello Spettacolo. Si servivano comunemente i Romani dell'Aulaeum, ch'era ciò che allora trovavasi di più perfetto in genere di tappeti, per le decorazioni della Scena Versatile, ed in generale per tutte quelle, che servivano alle rappresentanze delle Tragedie; e del Siparium, specie di tela dipinta, per le decorazioni della Scena Duttile e per le Commedie.
L'Aulaeum ed il Siparium servivano alle sole decorazioni; e si opina di poter sostenere con fondamento che nè per l'uno nè per l'altro di questi due Vocaboli si debba intendere una gran tela, la quale chiudesse, come generalmente credesi, tutta la parte esterior della Scena nel tempo che nulla rappresentavasi tra un Atto e l'altro. L'idea concepita dell'uso di questo supposto telone sembra assolutamente incompatibile con quella della vera forma dell'antico Teatro.
SCENOPEGIA, o Festa dei Tabernacoli. Gl'Isdraeliti la celebravano tutti gli anni nel mese di Tisri. Durava sette giorni, ne' quali essi abitavano sotto le tende o pergolati, per rammentarsi che i loro Padri prima di entrare nella Terra promessa avevano dimorato lungo tempo nel Deserto sotto le tende. Si offeriva ogni giorno un certo numero di vittime in Olocausti ed un capro in Sagrifizio per il peccato. Durante questi giorni festivi si facevan conviti di allegria colle proprie mogli e co' loro figli, ove ammettevansi i Leviti, gli Stranieri, le Vedove, e gli Orfani. Spirati i sette giorni la Festa si terminava con una nuova Solennità, che celebravasi nell'ultimo giorno, in cui era proibito ogni qualunque lavoro come nel primo.
| |
Spettacolo Romani Aulaeum Scena Versatile Tragedie Siparium Scena Duttile Commedie Aulaeum Siparium Vocaboli Scena Atto Teatro Festa Tabernacoli Isdraeliti Tisri Padri Terra Deserto Olocausti Sagrifizio Leviti Stranieri Vedove Orfani Festa Solennità
|