È il suo denaro, dice la Legge, a fin di mostrare che la sua perdita lo puniva abbastanza; ed oltracciò si poteva presumere in questo caso che il Padrone avesse avuto soltanto intenzion di correggerlo. Ma se lo schiavo moriva sotto la battitura si poteva credere allora che il Padrone lo avesse effettivamente voluto uccidere, e la Legge di Dio lo chiamava colpevole; nel che era molto più umana delle Leggi degli altri popoli, che non facevano tal distinzione importante. I Romani ebbero il Diritto per un lunghissimo tempo di far morire i loro schiavi, ma gl'Imperatori moderarono questo Diritto (V. Schiavi).
SCIADION. Ombrello, che i Greci portavano anche al Teatro per difendersi dalla pioggia.
SCIERIE o Sciere. Feste Greche in onore di Bacco. Era una specie di Dramastigosi per le donne, alle quali facevasi il medesimo trattamento, a cui si assoggettavano i giovanetti in questa Festa crudele.
SCIRROPHORION. Uno dei Mesi dell'Anno Ateniese così detto dalle Feste Scirroforie, che ricorrevano il secondo giorno della seconda Decade di quel Mese in onor di Minerva; ed alcuni dicono in onor di Cerere e di Proserpina (V. Scitalo).
SCITALO. Compenso, del quale si servivano i Magistrati Spartani per corrispondere coi loro Generali, che stavano alla testa dell'Armate, o con gli Ambasciatori, che tenevano alle Corti Straniere. Ecco in che consisteva. Prendevano una striscia di cuojo o di cartapecora, che avvolgevano intorno a un bastone per quanto era lungo, dimodochè non vi restasse alcun vuoto.
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