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      Si scrisse pure sopra tavolette coperte di uno strato leggiero di cera, e su questa si delineavano i caratteri con uno stile, che era una specie di punzone appuntato da una parte, e dall'altra spianato per cancellare. Finalmente fu inventata la carta Papyrus, specie di giunchi o canne, che crescevano nelle paludi di Egitto, e di cui gli Egiziani servivansi per uso di scrivere; e quasi nel tempo istesso la cartapecora, o pergamena (Pergumenum) dal nome della Città di Pergamo, ove regnava Eumene, che ne fu l'inventore.
      Circa al modo di scrivere il più antico è da diritta a sinistra, vale a dire si cominciava il verso ove da noi si finisce. I Greci si servirono sul principio di caratteri Egiziani o Fenicj, poichè erano affatto gl'istessi, che Cadmo aveva loro recati; ma insensibilmente fecero i Greci de' cangiamenti a quei primitivi caratteri ed alla maniera di scrivere, mescolando i due modi da sinistra a diritta e viceversa, in guisa appunto dei Bovi aratori quando solcano i campi. Si pretende che a tempo di Solone questa mescolanza delle due maniere avesse tuttora luogo; ed ecco come vien riportato che ciò si facesse. Cominciavasi il primo verso da diritta a sinistra, dimodochè quando il verso era terminato si ricominciava sotto l'ultima parola, e si continuava da sinistra a diritta, e quindi si ritornava ancora da diritta a sinistra; e così alternativamente di seguito. In fine si abbandonò bizzarrìa di tal fatta, e non si scrisse più in tutta intera l'Europa se non che come oggi si scrive.


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Dizionario compendiato di antichità
di Etienne Jean Monchablon
Firenze dai torchi di Gio. Marenigh
1821-1822 pagine 560

   





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