Si applicavano principalmente i Romani allo studio del diritto e dell'eloquenza, al che unendo i Giovani gli esercizj nel Campo di Marte, più modesti e meglio intesi di quei de' Ginnasj, diventavano o Guerrieri intrepidi, o Giureconsulti profondi, o grandi Oratori, e qualche volta si riunivano tutti questi pregj in un sol Uomo. In seguito, siccom'ebbero i Romani l'imprudenza di confidare le loro Scuole a Greci Maestri, questi vi portarono in breve tempo la corruziome, introducendovi co' loro vizj il gusto per i talenti frivoli, pedanteschi e superficiali.
SCUTULATA VESTIS. Specie di Toga d'un drappo tessuto a foggia di retina o a traforo o ricamata sopra coll'ago in un modo consimile.
SCUTUM (V. Scudo).
SEAH. Misura degli Ebrei, la quale D. Calmet opina che fosse l'istessa dell'Ephah.
SECESPITE. Era un gran cultello usatosi nei Sacrifizj per iscannare la vittima, e per estrarne le Viscere e suddividerle.
SECUTORI o Insecutori. Si dava tal nome a quei Gladiatori, che combattevan contra i Reziarj (V. Reziarj).
SEDIA CURULE (Vedasi Curule).
SEHENITES. Pietra in uso presso gli Antichi Magi per gl'incantesimi ed amuleti (V. Zoraniscosi, Amuleti, ec.).
SELLISTERNI. I Romani davano questo nome ai Banchetti, che si facevano in onor delle Dee, perchè ponevano le loro Statue su piccole sedie chiamate Sellae.
SEMBELLA (V. As).
SEMENTINE. Feste, che gli Agricoltori celebravan quando avevano seminato le terre per ottenere da Cerere e da Tellus una masse abbondante.
SEMICINCTIUM. Specie di Grembiale, che si mettevano gli Operaj, simile presso a poco al nostro, e più o meno grande secondo la diversìtà dei mestieri.
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