Fin d'allora egli era reputato come tolto dal Senato, ma senza alcuna nota d'infamia, salvo che non avesse subita qualche ignominiosa condanna. Nei primi tempi il Senato non era aperto che ai soli Patrizj, e soltanto dopo del Decemvirato vi furono ricevuti ancora i Plebei. I Soggetti, che dovevano entrare nell'Ordine del Senato, si prendevano comunemente dall'Ordine dei Cavalieri, ed era duopo che quello, il qual pretendeva al posto di Senatore, avesse almeno 800. mila sesterzj di Beni; lo che ragguaglia a più di ottanta mila lire di antica Moneta di Francia. Oltre a ciò non si poteva entrare a far parte del Senato che dopo d'avere occupate alcune Cariche della Repubblica. I Questori, i Tribuni, gli Edili del Popolo, nel tempo solamente che erano in posto, avevano accesso al Senato, ma i Cavalieri, che avessero avuta la Sedia Curale in qualità di Magistrati, benchè non fossero Senatori, entravano per tutto il tempo della lor vita in Senato, ove godevano del diritto eziandio di votare.
I segni distintivi pe'i Senatori erano 1° la Laticlava; 2° una calzatura nera, che copriva il piede, e la metà della gamba; 3° una mezza luna o un C d'argento sopra questa calzatura, per indicare che i primi Senatori non erano se in numero di cento; 4° avevano un posto di distinzione negli Spettacoli, e questo si chiamava l'orchestra, d'onde avviene che questa parola talvolta prendesi per il Senato. Si convocava per lo più il Senato alle Calende, alle None, ed agl'Idi del Mese dai primi Magistrati, e non poteva adunarsi che in un Tempio consacrato dagli Augurj, e ciò per lo più seguiva in quel dell'Onore, di Apollo, o della Concordia, ec.
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